Erotismo di massa e aborto
Operazione Circe: trasformare gli uomini in porci
Si ricorderà la figura della maga Circe che compare nel libro X dell’Odissea, protagonista della disavventura – a dire poco – dei compagni di Ulisse che furono dalla maga furono trasformati in maiali, e infine salvati da Ulisse.
Qualcuno, par di capire, ha preso la maga a modello.
Agli inizi del secolo “liberale”, nel 1824, la gendarmeria pontificia sequestrò un carteggio segreto rinvenuto in una loggia massonica “coperta”, formata esclusivamente da membri dell’aristocrazia romana. Un libro in due volumi di un sacerdote giornalista francese, all’inizio del secolo scorso, contiene parte della documentazione sequestrata, tra cui una lettera di un alto dignitario della setta, datata 3 aprile 1824, che conteneva “linee-guida” per gli affiliati.
Vi si legge:
“ Il cattolicesimo, meno ancora della monarchia, non teme la punta del pugnale, ma queste due basi dell’ordine sociale possono cadere sotto il peso della corruzione. Non stanchiamoci dunque mai di corrompere. Tertulliano diceva con ragione che il sangue dei martiri era seme di cristiani. Ora è deciso nei nostri consigli che noi non vogliamo più cristiani; non facciamo dunque dei martiri, ma rendiamo popolare il vizio nelle moltitudini. E’ necessario che lo respirino con i cinque sensi, che lo bevano, che ne siano sature. Fate dei cuori viziosi e voi non avrete più cattolici.” (1)
Procedendo nella loro “mission”, lungo il secolo XIX, i massoni passarono dai carteggi riservati a pubbliche dichiarazioni di intenti. Leone XIII scriveva, a riguardo, nell’enciclica “Humanum genus” del 20 aprile 1884:
“ Poichè gli uomini scaltri e accorti non trovano anime più docilmente servili di quelle già vinte e fiaccate dalla tirannia dei vizi, vi fu nella setta massonica chi disse aperto e propose di trarre con ogni arte e accorgimento le masse a saturarsi di libertà senza freno: così sarebbero poi state docile strumento per più audaci progetti.”
L’operazione gay-pride è l’esito, in attesa di altre “liberazioni”, di questa pedagogia collettiva che la massoneria ha messo in cantiere sin dal Settecento. Lo storico francese Robert Darnton ha pubblicato vent’anni fa un studio magistrale, edito da Mondadori sulla pornografia utilizzata come strumento “pedagogico” di massa dagli illuministi, padri nobili della società moderna. Darnton ha esaminato una mole impressionante di fonti archivistiche, in particolare i documenti di una importante tipografia svizzera della seconda metà del XVIII secolo, la Société Tipographique di Neuchâtel che tra il 1769, anno d’inizio delle sue attività, e il 1785, inondò il mercato librario francese di libri proibiti.
Scrive Darnton:
« Appena al di là delle frontiere francesi» «fuoriuscivano le opere appartenenti ad una letteratu,ra libertina che minava i valori fondamentali dell’Ancien régime.» (2)
Scorrendo i cataloghi, Darnton individua tre generi letterari che andavano per la maggiore: i libelli di diffamazione politica ai danni delle istituzioni, gli scritti ateo-illuministi e gli scritti pornografici. In tutto,720 titoli. Ebbero un successo straordinario (come dubitarne?) soprattutto romanzi e racconti in vario modo osceni. Darnton indica i “best seller” che, al tempo, furoreggiarono: “Les Bijoux indiscrets” di Denis Diderot, la”Pulcelle d’Orleans”di Voltaire poema satirico e osceno nel quale Voltaire infanga la figura di Giovanna d’Arco, e “Ma conversion, ou le libertin de qualité”di Honoré-Gabriel Riquet, conte di Mirabeau. Tutti e tre gli autori erano massoni, ma sarà stato un caso. (3)
La ricetta massonica non è mutata, in tre secoli. Anche oggi, soprattutto oggi, la trasgressione sessuale è una scuola di vita al contrario: forma individui che saranno sempre nemici giurati di qualunque tipo di pensiero morale o religioso, sociale, votati all’anarchia.
Gay pride e aborto: stessa regia
Che abortismo e trasgressione sessuale siano vasi tra loro comunicanti, lo dice il buon senso e lo dicono anche gli abortisti. Nel “Dossier aborto”abbiamo preso atto di un’aperta ammissione dei militanti abortisti, sul valore “pedagogico” dell’aborto in rapporto al culto della trasgressione. (vedi Scheda 8, primo paragrafo).
Tutto questo non nasce dal caso: il “Deep State” ha pianificato questo “doppio binario” nelle sue operazioni culturali e mediatiche di massa,
l’11 marzo 1969 Frederick Jaffe, vice-presidente della sezione americana della I.P.P.F., la multinazionale dell’aborto creata dai Rockefeller, inviò a Bernard Berelson, direttore del “Population Council” (vedi “Dossier Aborto” Scheda 3: cronologia, anno 1952) un memorandum che fu allegato alla rivista del “Population Council”, con suggerimenti relativi a opportune operazioni culturali per distruggere l’etica tradizionale dei nostri popoli.. Tra i suggerimenti di Jaffe: (4)
a) Alterare l’immagine ideale della famiglia ( Alter image of ideal family size).
b) Educare a limitare la formazione di famiglie (Educate for family limitation).
c) Incoraggiare l’incremento delll’omosessualità (Encourage increased homosexuality).
L’omosessualismo e l’aborto ribaltano i fondamentali della condizione umana: l’uno cancella l’unione dell’uomo con la donna, l’altro cancella l’amore materno. Sono entrambi scuole di vita al contrario e tra loro in sinergia, come mostra il memorandum di Frederick Jaffe.
In quest’ottica, posto che Giovanni Paolo II definì l’abortismo “cultura della morte”, il memorandum di Jaffe mostra che la definizione si estende, a pieno titolo, anche all’omosessualità politicamente corretta.
Note
1)Cfr.Enrico Delasusse “ Il problema dell’ora presente –Antagonismo fra due civiltà” Parte prima Guerra alla civiltà cristiana”, Roma, 1907, pp.248-249. Ristampa anastatica a cura di “Alleanza Cattolica”. L’opera è in due volumi, pubblicata in Francia nel 1904 e tradotta in italiano nel 1907, autore un sacerdote francese, direttore del periodico “ Semaine religieuse de Cambrai”, con imprimatur dell’arcivescovo del luogo. Il libro fu inviato, e in omaggio e per conoscenza, a Papa S.Pio X.
2) Cfr. Robert Darnton“Libri proibiti. Pornografia, satira e utopia all’origine della rivoluzione francese” Mondadori, Milano 1997, p.6
3) Cfr. Sergio Moravia “ Il tramonto dell’Illuminismo”, Biblioteca Universale Laterza, Roma-Bari 1986, pp.55-67. Sergio Moravia, filoso e antropologo, è professore ordinario di Storia della filosofia all’università degli studi di Firenze.
4) Il memorandum ”Examples of Proposed Measures to Reduce U.S. Fertility, by Universality or Selectivity of Impact “ fuallegato alla rivista del Population Council “Studies in family planning”. Al testo in PDF del memorandum si accede con tre passaggi.
Primo passaggio: Cliccare sul motore di ricerca:
http://www.toomanyaborted.com/wp-content/uploads/2012/09/Jaffe-Memo.pdf
Secondo passaggio: cliccare sul primo Backup
Il testo del memorandum è archiviato in una tabella. La voce Encourage increased homosexuality è la terza dall’alto nella prima colonna di sinistra.