La società democratico-progressista è, vuole essere e vuole costruire, un mondo senza Dio. Nelle ottimistiche attese delle élite, nella società tecnologica del futuro, si realizzerà un “umanesimo assoluto”e un progresso senza limiti: il regno della felicità in terra. Annotava a riguardo un gesuita latino-americano:
“ (In)… quest’assurda pretesa di sviluppo umano autonomo (…) c’è un costante scivolare da una cosa malvagia ad un’altra peggiore e più nefanda. Ai nostri tempi possimo vedere come si sia prodotta un’accellerazione di questo processo che ci porta, come ha denunciato Giovanni Paolo II, ad una vera e propria cultura della morte. Questa cultura consiste in una visione del sociale che consider la morte degli esseri umani con un certo favore, e si traduce in una serie di atteggiamenti,comportamenti, isitutuzioni e leggi che la favoriscano e la provocano (…)
Qui non si tratta solo di egoismi individuali, ma di una coscienza sociale che, non credendo al valore inviolabile della vita, diventa la sua padrona assoluta e il suo arbitro inappellabile. Questa coscienza sociale non nasce dal nulla, è prodotta da centri di potere che cercano d’imporre una nuova dominazione, fondata su una visione materialista e edonista dell’uomo. Per questi maestri oscuri la felicità umana richiede una selezione qualitativa ma anche quantitativa degli esseri umani” (1)
In ordine ai “maestri oscuri”,è illuminante l’intervista,(2) della quale riportiamo alcuni passaggi, resa una ventina d’anni fa da un giornalista investigativo cattolico, autore di numerosi saggi sulla materia. L’intervistatore aveva posto la domanda sul sistema di pensiero nel quale le èlites si riconoscono.
La risposta:
“Il materialismo della Trilaterale è come quello di Marx: “dialettico” e “scientifico”.Come i marxisti, anche in finanzieri sono convinti che ogni cultura, religione, civiltà, non è che una ‘sovrastruttura’ del sistema economico. Anche loro dunque voglio creare l’Uomo Nuovo, cambiandogli le strutture economiche. Nel consumismo mondializzato, per esempio, l’individuo, che si tramuta da cittadino in “consumatore”, facilmente aderisce a religioni artificiali offerte dal “mercato”, tipicamente il New Age. Il New Age è la religione di consumo, senza impegni severi, adatta alla “massa”. Ovviamente lorsignori, come qualunque altra cricca gnostica che si rispetti, aderiscono ad altre spiritualità, non solo per pochi, ma spesso inconfessabili.”
Perché inconfessabili?
Perché scandalizzerebbero le masse. Per esempio, corre nelle classialte l’idea che la vita umana, non più produttiva o non ancora produttiva, vada “sacrificata”.Esistono in quegli ambienti forme di rituali di gruppo dove il “rito di passaggio” è sottolineato magari dalla violazione o dall’uccisione di bambini da parte dell’adepto. Possiamo solo alludere a queste cose, che è difficile provare. E’ molto raro che si possa alzare il velo su certi rituali perpetrati in altissimi salotti buoni. Qualcosa è trapelato dopo il “caso Dutroux”, il pedofilo belga che pare abbia ucciso quattro bambine. Era voce popolare, in Belgio, che Dotroux fornisse il “materiale umano” per certi iniziati d’altro bordo: così alti, che la polizia non ha osato condurre indagini in quella direzione. Tuttavia c’è almeno un uomo politico di grande notorietà, considerato come uno dei padri dell’Unione Europea, che dopo quella vicenda ha abbandonato il proscenio e si è ritirato nell’ombra. Perché, secondo la vox populi in Belgio, egli appariva in una videocassetta girata da Dotroux tra gli spettatori dei suoi spettacoli omicidi pedofili.
Anche l’aborto entra in questa logica? O è soltanto pura funzionalità?
Uno e l’altro. Alla base di tutto, c’è la volontà di questi poteri forti ( e gnostici) di ridurre la vita umana “comune”, dei non illuminati, a puro “materiale biologico”, manipolabile o anche dissipabile all’infinito. Chi può comperare veramente tutto, aspira al dominio su ciò che letteralmente non ha prezzo, e il cui valore è assoluto: la vita umana. Il massimo cui la grande ricchezza può appropriarsi è, per esempio, la violazione dell’innocenza. La pedofilia d’altro bordo.
C’è quindi una base filosofica al culto della trasgressione?
Ovviamente. Questa volontà di male discende dall’inizio, dal Serpente dell’Eden. Ci sono sempre stati, e sempre ci saranno, un certo numero di uomini che vogliono il male per se stesso. L’uomo comune, quando fa il male, lo fa per raggiungere qualcosa di “buono”: il piacere o il potere. Ma solo pochi eletti sono in grado di volere il male per il male, in “purezza”satanica: cioè non come mezzo per ottenere il piacere o il potere, bensì come fine in sé, come servizio a Satana. Ovviamente, nella storia, queste volontà malvagie si organizzano in strutture storiche, in conventicole o gruppi più o meno segreti, che si forniscono i mezzi per agire efficacemente, per legare a sé i suoi membri. Per lo più questi gruppi sono organizzati per cerchie sempre più “alte” e selettive: sostanzialmente, a farla breve, è il modello delle società segrete. Che vale, per esempio, anche per le banche centrali e le banche d’affari: sistemi di cooperazione elitaria, all’interno di una rete di legittimazioni e riconoscimenti reciproci.
Dunque lei vede nell’attuale Establishment un potere finanziario affiancato da un certo “esoterismo”: una sorta di filosofia. Che tipo di filosofia?
In questo senso, si usa parlare di “gnosticismo”.Lo gnosticismo è un insieme di eresie per lo più in ambienti giudeo-cristiani deviati. Ma oggi si ravvisa uno “gnosticismo secolarizzato” in tutti i gruppi elitari, tecnocratici e riservati. Di fatto è “gnostica” l’idea che esistano degli “Illuminati” convinti di sapere quale sia il senso del mondo meglio dei “Non-Illuminati”, dei profani. E’ gnostica anche l’idea, che si ravvisa in questi centri di potere tecnocratico-finanziario, che il fine ultimo dell’azione degli illuminati sia la dissoluzione della vita. Lo gnostico antico praticava un’ascetica rovesciata, che contemplava la trasgressione volontaria delle leggi naturali. Trasgredire le leggi naturali rende impossibile la vita, la dissolve: lo gnostico voleva appunto “dissolvere” la creazione, che per lui era l’opera imperfetta di un Dio minore. La dissoluzione per gli gnostici è necessaria perché la creazione, ossia l’essere delle cose e del mondo, sono opera di un Dio dell’essere considerato stupido e cieco. L’abolizione di ogni essere sarebbe il ricongiungersi all’Infinito ( allo Zero metafisico) “originario”. La trasgressione non è cosa possibile a tutti. Solo l’iniziato ha la forza morale di compierla. E il ricco finanziere ha i mezzi per trasgredire le leggi naturali.
Questa dunque è l’aria che si respira ai “vertici”. Ma i lettori saranno increduli.
Per credere, dovrebbero entrare nella mentalità di quei signori del mondo, abituati da generazioni a manipolare gli eventi più giganteschi – guerre, rivoluzioni, inflazioni, recessioni- senza patirne mai i danni, ma anzi traendone sempre vantaggi. I popoli possono essere vinti: “loro”, quei pochi, mai. Essi sviluppano la convinzione di essere “come dei”(la promessa di Satana ad Adamo: voi sarete come dèi), onnipotenti, in grado di controllare surrettiziamente i destini di milioni di uomini. Finiscono per considerare questi milioni di vite come “mezzi”, come “materiale spendibile” per gli scopi della èlite.
Note
1) Da documento di Padre Ignacio Barreiro (1947-2017) responsabile dell’ufficio romano di Human Life International, associazione americana che opera in difesa della vita e della famiglia alla luce degli insegnamenti della Chiesa, dal 1998 al 2015.
Il documento è agli atti del convegno “ Giornata Internazionale Per La Vita” svoltosi a Milano il 28 novembre 1998 presso il “Centro Culturale di Milano”. Via Zebedia 3.
2) Cfr. Mario Di Giovanni -Fabio Pedretti “ Agricoltura e mondialismo”, EFFEDIEFFE, Milano 1998, pag.118-120.